La Giart-Visioni d'arte, in collaborazione con l'agenzia Contrasto, ha pensato è realizzato "Fotografia Italiana", una serie di cinque film documentari che danno la possibilità di immergersi nella vita e nell'arte di cinque grandi fotografi contemporanei italiani:
Gabriele Basilico (Milano, 1944),
il suo oggetto preferenziale è «la città, come grande corpo dilatato da osservare». È importante «l'esercizio della contemplazione, non lo sguardo veloce, ma stare in un posto e guardare di più»
il suo oggetto preferenziale è «la città, come grande corpo dilatato da osservare». È importante «l'esercizio della contemplazione, non lo sguardo veloce, ma stare in un posto e guardare di più»

«Credo che la fotografia sia più vicina alle parole, alla scrittura, che alla pittura»

«Per interpretare il paesaggio devi praticamente diventarlo e il paesaggio diventa te. In questa simbiosi, non illustri ma inventi, crei»
«La fotografia è un linguaggio, le mie foto non raccontano della realtà che ci circonda, c'è azzeramento della quotidianità». «Rivedere la città fuori dalla realtà, una dimensione di sconfitta, da qui nascono i lavori come Vedute di Napoli, rimuovo l'elemento centrale della figura umana e restano dei fantasmi, c'è questa voglia di urlare dalle amarezze, dalle delusioni, dalle sconforto nei riguardi della città».

«Il fotografo guarda cercando di vedere, ogni tanto vede qualcosa». «Le mie immagini sono costruite attorno alla struttura dell'ombra».

A questo link il video promo:
http://www.giart.tv/filmografia.html
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