
Ambientato negli anni '70, ancora una volta i protagonisti vivono nella città di Barcellona, una Barcellona che nei romanzi di Zafòn è anch'essa protagonista, con le architetture gotiche che infondono mistero e quelle moderniste gaudiane con il loro tocco di follia. Zafòn ti porta a pensare che certe storie, certe personaggi possono essere soltanto creature di questa bellissima città, ti porta all'interno delle sue viuzze, dei sontuosi palazzi magici e misteriosi.
Questo nuovo romanzo ha un finale inaspettatamente commovente, una sorpresa rispetto allo stile dato ai precedenti romanzi.
Gli enigmi del passato, l'amore per la conoscenza, la bellezza senza tempo di Barcellona descritti da Zafòn mi incantano.
German, pittore padre di Marina, parlando ad Oscar, l'adolescente protagonista del romanzo:
« Potrei dipingere per mille anni, ma non cambierei di una virgola la barbarie, l'ignoranza e la brutalità degli uomini. La bellezza è un soffio rispetto al vento della realtà »
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