venerdì 29 maggio 2009

The Gossip

Il precedente album dei Gossip, “Standing in the Way of Control”, è stato un enorme successo. La band propone un ottimo indie-rock, ma la loro popolarità si deve sicuramente anche alla figura della cantante Beth Ditto, un vero e proprio personaggio fuori dagli schemi e ricercatissimo dalle riviste di (guardacaso) gossip.
Il nuovo album uscirà il 22 Giugno e si intitolerà “Music for Men”. Nel frattempo si ascolta già per radio il nuovo gustosissimo singolo, “Heavy Cross”. Qui sotto il video.


Design for Obama

Anche se la campagna elettorale americana è già passata in archivio ed il neo presidente Obama è saldamente insediato alla Casa Bianca, vale la pena di riguardare il sito Design for Obama ideato da Aaron Perry-Zucker e da Adam Meyer, due studenti della Rhode Island School of Design. Attraverso il sito sono stati invitati i designer americani a proporre un poster a sostegno della campagna presidenziale.
Viste le innumerevoli proposte arrivate e i notevoli risultati qualitativi sembra proprio che l’operazione sia riuscita al meglio. Il materiale contenuto sul sito diventerà presto un libro.


Link
http://www.designforobama.org

Moodwall





Situato ad Amsterdam, Moodwall è un muro di 24 metri all'interno di tunnel pedonale, su quale è stata posta una istallazione di 2.500 LED attivati da sensori ad infrarossi che fanno in modo , al passaggio di persone e oggetti, di proiettare sempre nuove immagini colorate .
Il risultato è un curioso “muro interattivo” che abbellisce un anonimo tunnel pedonale, destando buon umore nelle persone che lo attraversano.
L’istallazione è stata progettata da Jasper Klinkhamer (Studio Klink) in collaborazione con Remco Wilcke (CUBE architects) e un gruppo di studenti universitari.

martedì 26 maggio 2009

Baby, Baby, Baby

Video in piano sequenza unico... decisamente "unico". Ma come avranno fatto? e avranno fatto delle prove? e soprattutto quanto sono "distratti" questi francesi... giralo a Palermo un video del genere !!


domenica 24 maggio 2009

FlowerPod



Il FlowerPod è un vaso elettronico che collegato alla rete elettrica domestica, in relazione al consumo elettrico fa germogliare, crescere o appassire un fiore virtuale.
Progettato dalla designer danese Katrine Rafn Knudsen, quest'arnese può sembrare agli antipodi della floricoltura,in realtà non lo è!
Se si risparmia energia elettrica e di conseguenza si produce meno CO2, la piantina virtuale germoglierà...se al contrario si consuma molta energia la piantina appassirà.

Link:
http://designnord.dk/idn69.asp

23 maggio 2009

Ogni anno la stessa storia. Il 23 maggio tutti ne parlano, tutti lo ricordano. Un lutto che non si cancellerà mai e che starà sempre li, a pesare sulle nostre coscienze.
Arrivano tutti. Auto blu come se piovesse, da dove scendono corvi in abito scuro. Quelli stessi che giornalmente non fanno altro che attaccare i magistrati e indebolire l’efficacia delle indagini con leggi come quella sulle intercettazioni, solo per un giorno indossano la maschera della circostanza triste.
La sua memoria è dentro di noi tutti i giorni, nelle nostre azioni, nei nostri ideali e nel nostro senso dello Stato.

venerdì 22 maggio 2009

Gomez, la nuova marea

Così come evoca il titolo, il nuovo disco dei Gomez, "The new tide", investe l'ascoltatore come una marea. Il gruppo britannico in questo nuovo album ci regale atmosfere sempre nella tradizione del rock ma con sonorità sempre più sperimentali.
Divenuti famosi con "How we operate" (utilizzata come colonna sonora della serie tv Grey's anatomy), una delle più belle song degli ultimi anni in ambito "rock alternativo" insieme a Cashing Cars degli Snow Patrol, questo album sembra essere la loro consacrazione. Propongono un brit-pop mai scontato, quasi privo di ritornelli orecchiabili, avventurandosi con le chitarre acustiche in digressioni strumentali da jam session, senza rinunciare a campionatori e tastiere.
Un disco fresco, dalla bella atmosfera, prodotto da Brian Deck, che non a caso ha già lavorato con i Modest Mouse.
Le mie tracce preferite: Mix, Little Pieces, Airstream Driver, Sunset Gates


modelli di Bellezza

Interessante l'editoriale di questo mese publicato sul sito della Nikon Italia(Sguardi on line). Con un collegamento tra varie mostre ci porta guardare qual'è stata l'evoluzione della Bellezza femminile, negli anni e nelle distanze geografiche.
La prima mostra, intitolata "The Model as Muse" ed organizzata dal Metropolitan Museum di New York presso The Tisch Galleries, racconta la relazione tra l'alta moda e l'evoluzione degli ideali di bellezza. La seconda è una retrospettiva di Michel Comte, celebre fotografo ritrattista. Infine si propone una mostra in corso a Brescia, "Elogio della bellezza", dove attraverso un considerevole numero di autori di fama internazionale, vengono proposti 150 anni di storia della fotografia alla ricerca della bellezza femminile.
Alcuni esempi:

Photograph by Bert Stern


Photograph by Steven Meisel


Photograph by Michel Comte


Photograph by Robert Mapplethorpe


Photograph by David La Chapelle

Modest Mouse

Nuovo singolo per i Modest Mouse, Satellite Skin. Davvero bello!
Qui eseguito live al David Letterman show.


Rise Against

Hero Of War


solo Fiction ?!

giovedì 21 maggio 2009

sulla via del Jazz

Fulminato sulla via del Jazz!
E' da tempo che se ne sente parlare: Iggy Pop, autentica icona del rock, sta per uscire con un disco Jazz dal titolo "Les Preliminaires", ispirato al libro "La possibilità di un’isola" dello scrittore francese Michel Houellebecq.

Iggy ha già dimostrato di essere un artista eclettico, lo si è già apprezzato in varie sperimentazioni elettroniche, ma addirittura buttarsi nel Jazz?!
Intanto il singolo King of the Dogs mi ha divertito, interessato, impressionato. Per lanciarlo Iggy ha realizzato tre diversi videoclip, che hanno sempre per protagonista un cane-pupazzo.

Aspetto davvero con grande curiosità questo nuovo album.



mercoledì 20 maggio 2009

Crollo del 21esimo secolo

Era il 1994 e la mia generazione di allora ventenni aveva attraversato i controversi anni ‘80 da adolescenti ed era entrata nei ‘90 col fragore delle bombe contro i magistrati e i musei, il crollo di muri e ideologie. Lo stesso anno si suicidava Kurt Cobain e finiva l’era del grunge. In Italia Berlusconi vinceva le elezioni e si suicidava la democrazia.
Contemporaneamente nel 1994 i Green Day, un gruppo di tre ragazzotti votati al disimpegno, pubblicarono “Dookie”, che fu per me come una enorme boccata di ossigeno. Cominciava la grande ribalta dei ‘nuovi’ punk americani, in effetti già in giro già da un pezzo, ma rilegati a circuiti underground, concerti nei piccoli club e nei college americani. Con “Dookie” la loro popolarità esplose.
Chissà quanti avrebbero immaginato l’evoluzione che hanno avuto i Green Day fino ai giorni nostri. Nel 2004 uscì “American Idiot”, dove per la seconda volta presero il rock di sorpresa e sfidarono il loro tempo e sé stessi con un disco ispirato al declino della società americana ai tempi di Bush. “American Idiot” è stato un successo planetario, e si sa che un lavoro successivo in questi casi è sempre un’impresa ardua.
Sono stati necessari 5 lunghi anni, ma alla fine il nuovo album dei Green Day è arrivato. Nel frattempo i nostri ci hanno dato qualche assaggino con dischi per beneficenza (Saints con gli U2 pro New Orleans, Working class hero pro Darfur ) e un album di inediti messi gratuitamente in rete sotto falso nome, Foxboro Hot Tubs , in barba alla casa discografica.
Con “21st Century Breakdown”, la nuova fatica discografica, sorprendono con un concept album, un’opera rock in 3 atti (Heroes and cons, Charlatans and saints, Horseshoes and handgrenades). É la storia di una giovane coppia, Christian e Gloria, che si muove attraverso la confusione e le promesse del nuovo secolo.
Le sonorità del nuovo disco riprendono in molti brani quelli di American Idiot, ma si ritrovano anche i Green Day di Dookie (come in Know Your Enemy, primo hit single). Quello che lo caratterizza sono i continui cambi di tempo, da riff punk marchio di fabbrica del gruppo a ballate con intro al piano o con chitarre acustiche, passando per citazioni classic rock, dai Queen (come nella title track) a David Bowie (Last Night On Earth , 21 Guns).
I testi sono decisamente graffianti e profondi (thx Cri!):
la title track, suono epico e una struttura su tre tempi, ha un testo che sembra un manifesto: “My generation is Zero/ I never made it as a working class hero. (La mia generazione è Zero/ Non mi sono mai comportato come un eroe del proletariato)”, “Oh, Dream America Dream / I can’t even sleep-see from brainstorms-rainstorms til dawn / Oh, Bleed America Bleed / Believe what you read from heroes and cons. (Oh, sogna, America, sogna / Non riesco più a dormire-vedere a causa di eccessi di pazzia-temporali / Oh, sanguina, America, sanguina / Credi a quello che leggi di eroi e fregature)” ;
il singolo "Know your enemy" e sullo stile ‘combat’ dei Clash per consegnare il messaggio chiave: "Silence is the enemy / So gimme gimme revolution / Do you know the enemy? (Il silenzio è il nemico/ Allora datemi la rivoluzione/ Conosci il nemico?)”;
in “East Jesus Nowhere” un attacco all’ipocrisia dei fanatici cristiani: “I want to know who’s allowed to breed all the dogs who never learned to read/Missionaries, politicians/And the cops of a new religion (Voglio sapere chi ti ha permesso di liberare tutti i cani che non hanno mai imparato a leggere/ Missionari politici/ E la polizia di una nuova religione)”.
In “21st Century breakdown” si fa notare una curata ricerca del suono e del messaggio, la cui realizzazione deve aver richiesto molto lavoro al gruppo. Il risultato è strabiliante: Denunciare con disincanto ed essere credibili.
E' solo pop punk, ma mi piace !!


Tracklist
INTRO
Song of the century
ACT 1 - Heroes and cons
21st century break down, Know your enemy, Viva la Gloria!, Before the lobotomy, Christian’s inferno, Last night on earth
ACT 2 - Charlatans and saints
East jesus nowhere, Peacemaker, Last of the american girls, Murder city, Viva la Gloria? (little girl), Restless heart syndrome
ACT 3 - Horseshoes and handgrenades
Horseshoes and handgrenades,The static age, 21 guns, American eulogy, Mass hysteria, Modern world, See the light

martedì 19 maggio 2009

Soffocare

Choke. Il film è tratto dal romanzo di uno dei miei autori preferiti, Chuck Palahniuk, autore pulp per eccellenza (Invisible Monster e Ninna Nanna sono i miei preferiti), e rispetto al libro denota una vena più da commedia ironica satirica, dove invece Palahniuk regala al lettore atmosfere da estremo degrado, tanto da risultare spesso impossibili e slegate da ogni realtà. Proprio li sta la magia dell'autore, nel trascinarti in vicende così improponibili e nel costruire personaggi bizzarri, eccessivi, perversi e disturbati, ma carichi di una sofferenza e di un lato oscuro della personalità di cui non puoi non essere attratto.
Devo dire che il film non riesce a regalare allo spettatore queste sensazioni, ma risulta ugualmente gradevole, e i personaggi sono ben interpretati da un cast di attori tutti molto bravi.
La storia narra le vicende di Victor, un sessuomane che frequenta degli incontri per curare la sua dipendenza e che per hobby va a cena nei ristoranti di lusso e soffoca volontariamente facendosi salvare la vita da alcuni buoni samaritani, che poi stringono con lui un legame e che gli inviano sostanziosi assegni. I soldi gli servono per mantenere la madre, affetta da demenza e che non lo riconosce più, in una costosa clinica privata. Proprio il rapporto con la madre diventa il fulcro della storia, e a causa di un padre che non ha mai conosciuto (si convincerà di essere nato per un esperimento genetico ricavando in dna dal prepuzio di Gesù) il protagonista scivola in una serie di vicende grottesche.
Una visione satirica sulla lussuria, sulla fede perduta, sui traumi dell’infanzia, le dipendenze, le fantasie erotiche e i blocchi emotivi ed affettivi, ma alla fine si parla anche di amore e di amicizia.
"Soffocare" è talmente complicato, dissacrante e delirante che ne consiglio assolutamente la visione.

Condanna per David Mills

David Mills mentì per salvare Berlusconi. Mills ha agito certamente da falso testimone da un lato per consentire a Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest l'impunità dalle accuse, o almeno il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso le operazioni societarie e finanziarie illecite compiute sino a quella data, dall'altro ha contemporaneamente perseguito il proprio ingente vantaggio economico.
Oggi il tribunale di Milano ha consegnato le mostivazioni di CONDANNA a 4 anni e 6 mesi per il legale inglese che si intascò 600 mila dollari dal gruppo Fininvest per dire il falso nei processi in cui era coinvolto Berlusconi.
Berlusconi ovviamante si SALVA grazie al VERGOGNOSO Lodo Alfano.
Paradosso dei paradossi: c'è un CORROTTO, ed è condannato, c'è un CORRUTTORE, si sa chi è ma non si può condannare.
In QUALSIASI paese democratico del mondo l'avrebbero tirato giù dalla poltrona a suon di VERGOGNA.
Per l'appunto, in qualsiasi paese DEMOCRATICO... noi siamo l'Italia!

Ansa

lunedì 18 maggio 2009

Super Mario

Seth MacFarlane's Cavalcade of Cartoon Comedy, è il nuovo DVD del creatore dei Griffin e American Dad. Per ora in vendita solo negli States, ha tutto l'aria di essere uno di quei cartoon impossibili da passare in TV.
Si trova su youtube il video "commercial", che già dalle prime immagini fa sganasciare dalle risate (il rospo provolone è fenomenale). In fondo uno spezzone più lungo con Mario Bros:
"I don't ask you to suck my dick, all I want is a Kiss!"

Dovrò procurarmelo al più presto !!

esagerati !!!

Depilazione al limite della maniacalità!! Spot divertente

Placebo

For What It's Worth

Sono tornati !!!

domenica 17 maggio 2009

Capitani Oltraggiosi

Capitani Oltraggiosi è un altro episodio della serie Hap e Leonard, autore uno dei mie romanzieri preferiti Joe R. Lansdale.
La storia è sempre incentrata sulle vicende assurde, a volte "tarantiniane", della coppia di amici texani, uno bianco-etero-riflessivo (Hap) e l'altro nero-gay-impulsivo-repubblicano (Leonard). Amici per la pelle, il denominatore comune è quello di trovarsi sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Quindi le avventure incredibili dei due, che Lansdale sa narrare benissimo, con tanto di spargimenti di sangue, vendette e "giustizia" alla texana. In mezzo tanta ironia, riflessioni del tipo "il senso della vita", ma anche tanta tensione e narrativa "pulp". Una scrittura magnetica quella di Lansdale, capace di farti affezzionare ai personaggi, guidandoti come pochi nella sua narrazione da fiato sospeso.
Non è il mio preferito della serie, che rimane Mucho Mojo, ma è comunque un gran bel racconto. In questi giorni è uscito in libreria l'ultimo episodio, Sotto un cielo cremisi , stavolta edito da Fanucci anzichè da Einaudi che finora aveva pubblicato tutta la serie, chissà com'è? Mi sa che farò un salto in libreria...

Fenomeno Barça

Una Catalogna senza uno stato proprio e una squadra che è quasi uno Stato, con tanto di parlamento e presidente eletto dai 165 mila soci. "Més que un club", più di una società sportiva, è lo slogan del Futbol Club Barcellona, come Gaudì, grande catalano, era più che un architetto, un sognatore. In un calcio fatto dagli Abramovich e dai Berlusconi, padri padroni e ricchi mecenati, il Barcellona non ha un padrone, cosa che ai catalani piace da morire, ma 165 mila soci a 145 euro l'anno. Questo Barça che ha vinto la Liga spagnola e che disputerà la finale di Champions contro il Manchester United, è "il calcio alla rovescia". In tutto il mondo il calcio è fatto di soldi, di sponsor e diritti televisivi. Uno dei club più ricchi del pianeta con 98 mila posti al Camp Nou sempre esauriti, i "quattrini" è il Barça che li versa allo sponsor, un milione e mezzo di euro l'anno all'Unicef, il cui logo è stampato sulle maglie dei giocatori. E altrettanti soldi vanno a scuole e sport e lotta all'Aids in Mali, Ciad, Messico, El Salvador, Argentina e altrove.
La squadra col suo modulo di gioco, sempre all'atacco, e col suo stile è diventata il simbolo stesso della Catalogna. Il nesso con la politica attraversa tutta la storia del club (wikipedia) e ne fa sotto il regime una bandiera dell'antifranchismo contro il Real Madrid "squadra di regime". Oggi espressione di un'identità catalana all'attacco, in barba alla crisi economica, e modello di partecipazione "popolare" al successo della società.

INTER Campione d'Italia


Ebbene si,
sono interista e me la GODO !!!

Campioni d'Italia per la 17° volta .

venerdì 15 maggio 2009

Rainbow Glasses





Novità per tutti gli occhialuti come me. Progettati dal designer portoghese Luis Porem , i rainbow glasses sono un originale modello di occhiali "personalizzabili" la cui caratteristica consiste nel fatto di essere costituiti da una struttura cava di plastica che può ospitare un qualsiasi liquido colorato, tipo inchiostro. In pratica, quando si vuole, si tolgono i tappini e si cambia colore alla montatura dei propri occhiali. Certo, non ti deve mai capitare che ti si "stappino" gli occhiali in ufficio, rovesciando l'inchiostro sulla camicia poco prima della riunione con il mega-capo !!! Sconsigliato a tutti i nevrotici mordicchiatori di stanghette.

Link:
http://www.designboom.com/weblog/cat/8/view/4188/rgb-rainbow-glasses-by-luis-porem.html

Quando erano italiani...

“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano anche perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno e alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi o petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti fra di loro.
Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare fra coloro che entrano nel nostro Paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali”.
Gli Italiani visti dall’Ispettorato per l’immigrazione del Congresso americano (1912)

Link:
http://www.migrantitorino.it/?p=2352



Wrong

Un videoclip, un vagito di creatività !



Depeche Mode - Wrong

« I was born with the wrong sign
In the wrong house
With the wrong ascendancy
I took the wrong road
That led to the wrong tendencies
I was in the wrong place at the wrong time
For the wrong reason and the wrong rhyme
On the wrong day of the wrong week
I used the wrong method with the wrong technique ... »

« sono nato con il segno sbagliato
nella casa sbagliata
con l’ascendenza sbagliata
ho preso la strada sbagliata
che portava a tendenze sbagliate
ero nel posto sbagliato al momento sbagliato
per la ragione sbagliata e la rima sbagliata
nel giorno sbagliato della settimana sbagliata
ho usato il metodo sbagliato con la tecnica sbagliata ... »

giovedì 14 maggio 2009

Brucoscrivente





L'idea è della designer Kyung-Ah Park e farà felici i sostenitori del "segnalibro ecosostenibile" (ce n'era un gran bisogno!)

Ironia a parte, l'idea è tanto semplice quanto geniale:
questi segnalibri infatti sono pezzi unici creati scrivendo su delle foglie con un particolare liquido a base di miele e lasciando fare il lavoro ai bruchi che mangeranno la parte della foglia col miele, lasciando intatto il resto.
Il risultato è un messaggio forato sulla foglia, un messaggio tutto creato dalla natura!

Link:
http://www.yankodesign.com/2008/03/24/insect-printer/

Hey you

Nuovo singolo per i 311 . Bel video !!

True Blood

Ieri sera ho visto le prime due puntate della tanto discussa serie televisiva americana (tanto per cambiare!), True Blood.
Che dire! Un vero godimento!!
Dallo stesso creatore di Six Feet Under, è basata sulla serie di romanzi "Southern Vampires" della scrittrice Charlaine Harris.
La serie è incentrata sulla co-esistenza tra vampiri e umani a Bon Temps, piccola cittadina della Louisiana. In un futuro non ben precisato (di sicuro post uragano Katrina), i vampiri e gli umani possono vivere assieme pacificamente, grazie ad un'invenzione rivoluzionaria di una ditta farmaceutica giapponese, che ha inventato uno speciale tipo di sangue sintetico di nome Tru Blood che può soddisfare i bisogni dei vampiri.
La protagonista, Sookie, è una cameriera che ha il dono di leggere nel pensiero delle persone. Conosce Bill, un vampiro, e quando Sookie si accorge di non poter sentire i pensieri di Bill, tra i due nasce un legame speciale.
Le prime due puntate promettono davvero bene. Si capisce subito che dietro la fantastica storia di Vampiri ci sta il solito tema della "diversità" e dei problemi di integrazioni, ma finora mi sembra che la cosa non si muova sui binari della facile retorica.
Il tutto è condito da esplicite scene di sesso che si inseriscono in un ambiente decadente, socialmente poco raffinato e poco colto. Irresistibile la tentazione di prendere a sberle il fratello di Sookie, un idiota patentato.
L'inizio del primo episodio è strepitoso, battuta storica:
«Fuck me?! I fuck You!!
... I'll fuck you and then I'll eat you!»

True_blood

Per chi vuole saperne di più:
http://www.trueblood-italia.com

La Musica che gira Intorno

Questo è un Blog per registrare tutto e quanto possibile mi sta "intorno".
Non solo musica quindi, ma frammenti di vita, evasione, rabbia.
Prende spunto da una canzone di Ivano Fossati, che tante volte ho sentito come un vestito cucito addosso.
Voglio iniziare questo mio Blog con quanto scrisse
Bertolt Brecht, perchè è questo che "gira intorno" :

«Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare»


Bertolt_Brecht